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domenica 15 marzo 2015

Egon Muller



Quando si desidera fortemente qualcosa, tutto l’universo congiura affinchè  si realizzi. Questo devono aver pensato i “bevitori” convenuti all’ora mediana, per chissà quali imperscrutabili sentieri elettivi, al wine-bar Cairoli, in un sabato di incipiente primavera. E’ stato come se l’entità “astrale” di ciascuno avesse convocato le altrui  per celebrare un rito,per suggellare un’intima intesa,per un appuntamento con il destino. Alcuni amici da tempo custodivano una bottiglia preziosa,di quintessenziale portata enologica e didattica esemplarità:RIESLING SCHARZHOFBERGER SPATLESE 1990 di EGON MULLER. Il solo pronunciarne  il nome evoca le alte vette,l’intelligenza e l’operosità umana che osa sempiternamente l’eccellenza. Mossi da uno spirito “guida”,i  “nostri” hanno varcato la soglia del locale,decisi a stappare quel gioiello enologico come se un’entità superiore ne avesse decretato il momento, senza convenevoli e preparativi. Prodigiosamente e parallelamente anche altri, come asserpati e congiunti da una forza arcana,si sono ritrovati a far da cornice all’evento,con la complicità del patron del wine-bar, nel giorno del suo trentaduesimo compleanno. Ad uno champagne il compito di ammostare le papille, come da consolidato schema gustativo:EGLY-OURIET “LES VIGNES DE VRIGNY”. Fresco e fragrante, frutta, fiori e crosta di pane,dal fine e persistente perlage a tratti vorticoso,ha svolto  diligentemente il suo compito.        Poi è stata la volta del riesling. Dopo vent’anni di affinamento quel che doveva essere uno sciame odoroso di idrocarburi si è risolto in una “nuance” dolce e pacata,solleticante le nari quel tanto da essere netta e riconoscibile. Ma è  il fraseggio fra spina acida e dolcezza  mielata,sponda esotica e dorsale speziata ad incantare. In un profluvio di aromi e un ginepraio  di rimandi analogici delicatamente suggeriti, l’equilibrio è perfetto. Sorge un termine, secco, unico, a risolvere e nel contempo descrivere l’insieme: ARMONIA. Il riesling di EGON MULLER ha realizzato l’Armonia! Il miracolo del vitigno principe delle latitudini estreme,catturante ardue e stente luminosità e fonde riserve di mineralità, si è ancora una volta compiuto:succulenti e untuosi sorsi per memorabili momenti di piacere. La “chiusa” di Selosse, con il suo pur eccellente EXQUISE SEC,è mero fatto di cronaca.La memoria emozionale, ormai satura ed esausta, ne registra solo la citazione.
Rosario Tiso





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